Grazie alle nuove tecnologie è possibile ridurre i consumi di energia elettrica fino al 70%. Ma anche un comportamento coscienzioso è spesso la miglior arma per stracciare le bollette (e abbassare l’impatto ambientale). Vediamo (o ripassiamo) assieme le buona abitudini da adottare.
Di Greta La Rocca per Houzz
Prima di pensare all’impianto illuminotecnico della tua abitazione, è opportuno sfruttare aperture, lucernari e finestre per far entrare più luce naturale possibile.
Ricorda, in particolare se sei in fase di progettazione o ristrutturazione, che gli ambienti rivolti verso sud sono più esposti alla luce del sole; in questo modo ti permettono di ridurre l’illuminazione artificiale durante il giorno.
Una curiosità: sai che la luce naturale stanca meno la vista?
Anche gli specchi e i colori chiari sono dei buoni alleati: le tue stanze saranno più luminose e tu potrai ridurre il consumo di luce artificiale.
È consigliabile preferire lampadine fluorescenti e (ancora meglio) a Led ai faretti alogeni poiché, anche se hanno un costo iniziale maggiore, consentono di risparmiare energia.
In particolare i Led possono costare fino a 10 volte di più delle alogene, ma hanno una durata di vita da 8 a 10 volte superiore e consumano fino all’85% di energia elettrica in meno. Non preoccuparti, sostituire le lampadine non comporta particolari interventi di muratura, a meno che tu non voglia installare dei faretti a incasso o realizzare un impianto illuminotecnico. Puoi tenere i tuoi lampadari e sostituire solamente le lampadine.
Per risparmiare sarebbe opportuno preferire ai lampadari con più lampadine, soluzioni con una sola lampadina centrale.
In termini energetici questa soluzione è più vantaggiosa: una lampada da 100 Watt, infatti, fornisce la stessa luce di 6 lampadine da 25 Watt, ma queste consumano il 50% in più.
Negli ambienti grandi è opportuno predisporre un’illuminazione specifica per ciascuna zona, così d’accendere la luce solo dove è veramente necessaria.
Ricorda, quindi, non solo di posizionare i punti luce dove sono più funzionali (l’aiuto di un professionista è importante), ma non dimenticare di predisporre anche interruttori diversi così da regolare le accensioni in modo indipendente.
A seconda delle attività che svolgiamo in una stanza o a seconda delle ore del giorno (e anche delle stagioni), abbiamo bisogno di un’intensità luminosa più o meno forte. Proprio per poter regolare l’illuminazione in funzione delle nostre abitudini e della quantità di luce naturale che filtra dalle finestre, sarebbe utile installare dei dimmer, sistemi di regolazione elettronici.
Ne esistono di tanti modelli: oltre ai più classici dotati di rotellina, vi sono anche soluzioni di design, moderne e minimali, dove un “+” o un “-” disegnati ti permettono di regolare con facilità l’intensità di luce nelle stanze. I dimmer sono anche semplici da installare poiché è sufficiente cambiare il tuo vecchio interruttore.
È possibile installare nelle stanze dei sensori che accendono la luce quando rilevano una presenza.
Un’altra soluzione, da adottare magari negli ambienti nei quali trascorriamo meno tempo o dove entriamo con meno frequenza, potrebbe essere quella di scegliere un interruttore a tempo che spenga la lampadina dopo qualche minuto.
I sensori sono un’ottima idea anche per gli ambienti outdoor della tua casa, dai balconi ai terrazzi, fino al vialetto (se la tua abitazione ce l’ha) che porta all’ingresso. In questo modo le luci esterne non rimarranno accese tutta notte, ma solo al passaggio.
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